Questo presepe si colloca a pieno titolo tra quelli artistici presenti sul territorio. Ideato e creato dall’artista Paolo Libralesso è nato grazie alla volontà di alcuni soci dell’Associazione NOI San Paolo di Treviso, i quali mettendo a disposizione idee, tempo, passione e competenze sono riusciti nell’arco di pochi anni, attraverso un percorso di aggiornamenti e migliorie costruttive, a dare vita ad una e vera propria opera d’arte.
L’ulteriore novità che caratterizza il presepe sono le statue di gesso e in creta modellate e personalizzate con dettagli che arricchiscono il presepe in una versione più “originale” della Natività.
Il presepe è ambientato tra scorci tipici della nostra amata Città di Treviso: nella parte centrale una piazza ideale ruota attorno ad una zampillante fontana e rivela a chi guarda vecchi palazzi riconoscibili ancor oggi.
Quanti esclamano vedendola “Hai visto, è piazza San Leonardo” oppure “…é Via Tolpada”, “…i Buranelli!”.
Come una cornice ma invitanti alla scoperta i grandi archi di una casa colonica proteggono la Natività; una Maria serena, ma provata dal parto, è assistita da una donna mentre Giuseppe tiene in braccio amorevolmente Gesù da poco nato. Nel lato destro del presepe con il suo selciato di ciottoli e avvolto di penombra squarciata da raggi di sole ecco Vicolo Rinaldi, che ci ammalia con la sua quieta atmosfera scandita solo dal cantilenante rumore del mulino che ruota lentamente tuffandosi nell’acqua. Sul lato sinistro, in primo piano la facciata dell’osteria “La Colonna” completa armoniosamente la visione di un piccolo centro pieno di dettagli tipici delle nostre contrade.
Il tempietto votivo collocato nei pressi della natività, unito ad alcune rappresentazioni sacre, sottolinea una religiosità popolare dell’epoca descritta. Ad ogni angolo trovano posto oggetti ed attrezzature fedelmente riprodotte da pubblicazioni d’epoca e da personali ricordi di vita vissuta.
Tutte le strutture portanti sono costruite con materiali naturali: pannelli di multistrato di pioppo e masselli lignei nelle essenze di abete, cedro, rovere e teak. Il tutto spatolato con gesso poi colorato e rifinito, a cera. Un programma computerizzato regola la progressione delle luci con dissolvenze, differenziando l’accensione e lo spegnimento di ogni singola fonte luminosa al fine di rendere ogni effetto più realistico. Musiche tipicamente natalizie accompagnano i vari cicli giorno-notte sottolineando l’atmosfera suggestiva che si crea. Spazio anche ai silenzi voluti affinché chiunque, contemplando il presepe può immergersi, aiutato dai giocosi zampilli della fontana e del mulino, in un atmosfera vitale diventata luce nella notte di Natale.
Questo presepe è inserito nell’itinerario dei presepi artistici del Veneto centro-orientale e un filmato dell’opera, con commento in lingua inglese è presente alla Mostra Permanente dei Presepi a Betlemme.